Donne della Vite... sotto le stelle
Lunedì 27 Settembre 2021, dalle 19:30
Presso Ruffino - Tenuta Poggio Casciano
per la rassegna di eventi "Sotto le Stelle"
Le Donne della Vite raccontano i loro vini:
Marinella Camerani - Azienda Agricola Camerani
Melissa Maggioni - Tenuta Scrafana
Annalisa Motta - Guado al Melo
Giovanna Tantini - Azienda Agricola Giovanna Tantini
Valeria Fasoli - presidente Donne della Vite, racconta il progetto DiVento
Costo della serata: 25€ a persona
Info e prenotazioni:
hospitality@ruffino.it
+ 39 378 3050219
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Azienda Agricola Camerani
MARINELLA CAMERANI, SPIRITO LIBERO
A spingere Marinella a occuparsi della proprietà di famiglia - 4 ettari in Val di Mezzane, acquistati dai genitori per passare del tempo in campagna - è stato il bisogno di libertà materiale e intellettuale. Così nel 1983, giovane donna, si trasferisce armi e bagagli a Mezzane dove inizia una piccola rivoluzione prima in vigneto, sperimentando forme di allevamento e sesti d’impianta alla ricerca di una qualità senza compromessi, poi in cantina. I primi successi arrivano nel 1995 e poi, nel 2002, l’incontro con Nicolas Joly apre a Marinella un mondo nuovo che lei percorre senza eccessi cercando - dice - di portare ogni giorno un po’ più in là le conoscenze per migliorare il rapporto con la terra, con semplici pratiche colturali, il benessere generale del vigneto e delle persone che lavorano in azienda
Dopo 38 anni e tre figlie, oggi l’Azienda agricola Camerani, situata nella zona di passaggio tra gli areali delle doc Valpolicella e Soave, conta su circa 20 ettari. A Corte Sant’Alda si sono aggiunte altre proprietà: Adalia e Podere Castagnè.
Oggi Marinella ha al suo fianco giovani talenti esuberanti e irrequieti e procede verso un futuro di cambiamenti e progetti che sta mettendo nelle loro mani, mantenendo, per ora, uno sguardo vigile su di loro.
Tenuta Scrafana
MELISSA MAGGIONI, SFIDA ALLA STORIA
Melissa, Ingegnere di professione, è con suo fratello Jacopo proprietaria della Tenuta Scrafana di Montevarchi (Arezzo), fattoria in cui la tradizione viticola esiste fin dal 1272. La sfida, cominciata nel 2017, è riportare al giusto splendore una delle aziende storiche nel Valdarno aretino facendo di ogni vino un omaggio a questo territorio, valorizzandone e raccontandone la storia.
L’azienda si estende su 50 ettari di cui 20 coltivati a vigneto a cui si uniscono altre colture - frutteto e oliveto - e il bosco a creare un ambiente forte di una biodiversità naturale, vitale per tutti gli esseri viventi, mantenuta e ampliata con cura.
L’impegno di Melissa a massimizzare la sostenibilità è grande e passa dalla conduzione in biologico, con particolare attenzione alla tutela della fertilità naturale del suolo, alla costante ricerca del giusto equilibrio tra metodi tradizionali e tecnologia.
Storia e tradizione sono grandi maestre, tuttavia per Melissa l’innovazione è ed è stata una preziosa alleata per creare un’azienda all’avanguardia aperta alla sperimentazione delle più innovative soluzioni tecnologiche nel rispetto dell’ambiente, ricercando quell’armonia naturale che, sola, può garantire un futuro al mondo agricolo.
Guado al Melo
ANNALISA MOTTA, TRA TECNICA E STORIA
Dopo la laurea in biologia, un dottorato di ricerca in biologa vegetale, un master in analisi sensoriale e il lavoro in laboratori enologici, nel 1999 Annalisa Motta avvia Guado al Melo con Michele Scienza, suo marito, enologo. Fondamentale la “vicinanza” di Attilio Scienza, professore di viticoltura dell’Università di Milano e noto esperto del settore, per dare corpo all’intenzione di produrre grandi vini di territorio in modo artigianale e sostenibile.
Le vigne, 15 ettari, nel cuore della doc Bolgheri sulle colline affacciate sul mare, sono gestite - racconta Annalisa - secondo i principi della viticoltura integrata e dell’agro-ecologia; la vinificazione è artigianale, con tecniche antiche per dare vita a vini che esaltano le caratteristiche del territorio, eleganti e complessi, equilibrati e originali.
In questi vent’anni Annalisa ha anche realizzato il museo di Guado al Melo sulla storia e cultura del vino e del territorio con il supporto di Attilio e della sua immensa biblioteca, ospitata nella cantina sotterranea costruita secondo i criteri della bio-archittetura. Nel blog sul sito web racconta storie sugli aspetti storico-culturali e tecnici del lavoro in vigna e in cantina dando largo spazio al concetto di sostenibilità.
Azienda Agricola Giovanna Tantini
GIOVANNA TANTINI, VIGNAIOLA PER PASSIONE
Il sogno di Giovanna Tantini, tenuto nascosto per lungo tempo, si è realizzato 20 anni fa dopo un percorso lungo e difficile, ma di grossa soddisfazione.
Giovanna, una laurea in legge, riposta in un cassetto, e un master in gestione vitivinicola, gestisce la vigna lasciatale dal padre. L’azienda, che porta il suo nome, si estende su 11,5 ettari nei comuni di Castelnuovo del Garda e Sona, area di produzione delle doc Bardolino, Chiaretto di Bardolino e Custoza.
Il suo progetto: realizzare Bardolino e Chiaretto d’eccellenza. Obiettivo raggiunto e superato grazie a coloro che hanno lavorato con lei - dice Giovanna - contadini, agronomi ed enologi che ci hanno creduto e hanno sperimentato.
Giovanna è stata una delle pioniere dello stile fresco del Bardolino pur dopo un affinamento più lungo in vasca e in bottiglia
Negli anni - la prima vendemmia è del 2002 - al Bardolino e al Chiaretto si sono aggiunti altri vini doc - Custoza, Corvina del Garda, e due vini igt dedicati ai due figli di Giovanna di cui portano il nome, Ettore e Greta.
La soddisfazione di Giovanna è grande, e a ragione: negli anni l’azienda è cresciuta rimanendo sempre fedele alle caratteristiche dei vini che la rappresentano. Vini di territorio espressione di un lavoro artigianale.