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Un nuovo luogo

 

Entrate in quello spazio. Il mio è un invito deciso. Vi scrivo, vi parlo, da un luogo ai margini, un luogo dove io sono diversa, dove vedo le cose in modo differente. Sto parlando di ciò che vedo.

Bell Hooks

 

A very delicate palate, on many occasions, may be a great inconvenience both to a man himself and to his friends.

David Hume

 

Senza un'informazione basata sui fatti e non manipolata, la libertà d'opinione diventa una beffa crudele.

Hannah Arendt

       Da quello spazio, vissuto per lungo tempo come esperienza al singolare, ci troviamo ora in un altro luogo. Non proprio al centro ma sempre, in un certo senso, con un piede sul margine. Stiamo parlando di ciò che tutti vediamo, ma che dai margini si vede meglio.

       Parliamo quindi di una visione nuova in quanto, per così dire, laterale, inedita poiché inventata dallo stesso carattere del luogo in cui abita e da cui muove: un luogo di condivisione e reciproco riconoscimento, di creatività e innovazione, di comunicazione e anche di potere, nel senso di reale capacità di fare. Il nostro è anche un luogo di gusto per l’entusiasmo e di entusiasmo per un certo gusto e piacere: ad esempio il piacere di un lavoro che, per molte, è il più bello del mondo, ma per il quale sentiamo che l’esperienza di un gusto pieno vada ritrovata, nutrita, coltivata, rilanciata.

       Abbiamo palati diversamente delicati ma, beninteso, competenti e per nulla fragili.

Il centro di questo mondo in cui lavoriamo, essenzialmente maschile, si prende decisamente troppo sul serio. Quel che serve è uno sguardo diverso. Quel che ci vuole è una confluenza delle tante storie e sfumature che nel loro insieme fanno la pluralità di quel diverso sguardo che, siamo certe, fa la differenza.

       Una città qualunque, ore 14.00 di un giorno qualunque. Partite da luoghi diversi, non solo geograficamente, ci siamo date appuntamento in un wine bar: stanche, con mille cose ancora per la testa e ancor più cose da fare, oltre che chilometri da percorrere, ma treni e autostrade non ci hanno scoraggiate.

       Siamo agronome, enologhe, ricercatrici, giornaliste, artiste, imprenditrici, creative. Donne le cui vite girano intorno alla vite e al vino. Siamo Donne della Vite.

Crediamo nella sana ironia e soprattutto nell’autoironia, con la quale ridiamo anche di noi stesse, e nella leggerezza di spirito, con la quale comunichiamo non solo a parole.

       Vogliamo unire le nostre energie, visioni, sensibilità e competenze non per contrapporci al mondo maschile, ma per dare maggiore visibilità al nostro valore aggiunto. E il valore aggiunto da promuovere, è una visione diversa, osiamo dire pulita, onesta, rispettosa, elegante, gentile e innovativa del lavoro legato alla viticoltura e all’enologia, sia esso di produzione, divulgazione o creazione.

       Desideriamo dare spazio e voce a qualsiasi donna legata al mondo della vite, mescolare e fondere varie competenze e sensibilità professionali, senza escludere nessuno, mondo maschile compreso.

       Perseguiamo l’obiettivo di vivere e lavorare in un ambiente in cui l’Etica dei comportamenti sia un prerequisito. Nel riconoscimento del merito a prescindere dal genere, nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità nell’ambito umano come in quello vitivinicolo. Riteniamo fondamentale perseguire la sostenibilità, nel più ampio significato del termine, nelle attività vitivinicole e in quelle a loro collegate, come anche nel lavoro. Essere professioniste etiche vuol dire applicare le proprie conoscenze per rispettare la terra, il paesaggio e la collettività.

       Intendiamo creare connessioni tra i differenti ambiti delle attività delle donne che si occupano anche solo tangenzialmente di vite e di vino, per esempio nelle diverse arti, per coltivare un’Estetica che vada oltre il significato letterale di “percezione attraverso la mediazione dei sensi”. Tutto deve avere un senso estetico, anche perché questo senso è indispensabile per migliorare la vita: chiunque desidera vivere meglio. In quest’ottica l’Associazione metterà in Rete le socie con diverse attività: convegni, formazione, viaggi di studio, mostre, musica ecc. Attività che offriranno opportunità di crescita, incontro, divertimento e lavoro.

       Vogliamo apportare innovazione anche nello sfruttare meglio quella capacità propriamente femminile di creare quadri d’insieme, variegati, partendo da molteplici elementi particolari, integrando nell’insieme professionalità diverse e creando Bellezza. Spesso questa è considerata vana e vacua, mentre a noi le cose belle piacciono e riteniamo che possa esistere una bellezza oggettivabile.

       Concorrono a creare bellezza la tutela e la salvaguardia del paesaggio viticolo, il rispetto della natura e degli equilibri tra i vari ecosistemi, la valorizzazione del lavoro agricolo, la diffusione della cultura della vite e del vino e la conoscenza anche estetica dei territori viticoli.

       Coltiviamo l’ambizione di portare una ventata d’aria fresca nel panorama della divulgazione e della comunicazione in questo settore, di far emergere le interconnessioni inattese tra gli aspetti scientifici, tecnici e tecnologici della produzione vitivinicola e quelli più culturali e immateriali.

       È un momento in cui noi, come molte altre donne, siamo più mature e coscienti delle nostre forze così come dei nostri limiti, e in questo l’Associazione trova la sua ragione d’essere: unire energie, punti di vista e competenze, per diventare un volano per tante altre donne simili, ma anche diverse da noi; riposizionare le nostre e altre professioni all’interno di una visione e di un sistema più ampio attribuendogli il valore che meritano.

 

Eccoci dunque qui, in questo spazio con storie diverse, trascinate dalla grinta e dall’amore per tutto ciò che nasce a partire dalla vite.

Entrate in questo spazio, Donne della Vite. Il nostro è un invito… delicato, anzi spumeggiante.

Garçon, Barbera e Champagne!
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