Laura Passera

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Sono nata in una zona totalmente viticola, da una famiglia di viticoltori da 3 generazioni (dalla fine dell’800), e non potevo quindi  immaginare un corso di studi differente da quello di Scienze agrarie ed una caratterizzazione  dei miei studi orientati fortemente verso la viticoltura ed il suo mondo: è stata una scelta quasi obbligata, inevitabile.

A differenza delle altre compagne di viaggio di quest’avventura nelle Donne della Vite, dopo la laurea e due anni di collaborazioni con il gruppo di ricerca viticola dell'Istituto di Frutticoltura della Facoltà di Agraria di Milano, sono diventata  prima consulente tecnico di una cooperativa di aziende vitivinicole in Oltrepò Pavese (prima donna tecnico della storia viticola oltrepadana, credo), e poi ho preferito mettere a frutto i miei studi per prendere in mano l’azienda viticola di famiglia e portarla avanti per circa 25 anni. Nel frattempo, però, per  la mia eterna inquietudine e la mia inclinazione alla ricerca continua di cosa nuove, ho collaborato in modo continuativo con uno studio tecnico in cui mi occupavo dei rapporti tra aziende agricole ed ente pubblico (Consorzi, Amministrazione provinciale e regionale ecc.); ho fatto l’insegnante alle scuole medie, ma anche la musicista, il direttore artistico di rassegne musicali e teatrali, la cantante, fino ad approdare alla mia attuale di agente immobiliare, attività che nulla, ovviamente, ha a che fare con tutte le mie attività precedenti (molte delle quali però esercito tuttora). Mentre facevo tutte queste cose, per 18 anni  sono stata consigliere di amministrazione di una grande azienda enologica oltrepadana, di cui sono da sempre socia conferente. Insomma, proprio non ho ancora deciso cosa farò da grande.

Inutile dire che per le mie origini, per la mia formazione e per il mondo in cui vivo quotidianamente, nonostante le mie numerose e frequenti scappatelle nei mondi contigui o paralleli, mi considero però, da sempre, Donna della Vite.